Un fantastico weekend a Monterey

Alfa Romeo 8C2600 Monza - Stephen Griswold

Quando battei il campione del mondo e trionfai a Pebble Beach

Monterey è una splendida cittadina sulla costa californiana, nei dintorni di Big Sur. Diventò famosa grazie al libro di John Steinbeck “Vicolo Cannery”. Ma è anche il luogo di nascita del Northern California Sports Car Racing, dove si tenne la prima corsa su strada a Pebble Beach nel 1950. Dopo la morte di Ernie McAfee, nel 1956, avvenuta durante la gara sulla sua Ferrari 121 LM, il tracciato su strada venne dichiarato troppo pericoloso e negli anni successivi fu costruito un nuovo circuito, nella base militare vicino a Fort Ord. Si estendeva tutt’intorno ai margini di un lago asciutto e fu quindi denominato Laguna Seca.

Il circuito di Laguna Seca è famoso in tutto il mondo per le incredibili gare che si sono tenute ed è il luogo ideale dove ospitare la Monterey Historics, che fu inaugurata nel 1974. All’epoca avevo appena finito di restaurare la mia Alfa Romeo 8C2600 Monza n. 211043 del 1932, giusto in tempo per l’edizione della gara del 1975, dove l’auto si fece onore.

Tra i partecipanti trovai anche il campione del mondo, Phil Hill, alla guida dell’Alfa Romeo 8C 2900 Mille Miglia Spider, la stessa con la quale gareggiò, anche nella veste di proprietario, a Pebble Beach nel 1950 – mi sembra che ora l’automobile sia di proprietà di Ralph Lauren.
Fremevo per questo incontro sul tracciato: l’Alfa Romeo 8C2600 Monza era molto veloce, il mio dinamometro aveva misurato una potenza del motore equivalente a 190 cavalli. Due settimane prima della gara, mi infortunai al tendine d’Achille, durante una partita di squash! Non volevo assolutamente che ciò compromettesse la mia partecipazione alla corsa, così chiesi al mio medico di prepararmi un gesso speciale da indossare sulla gamba, che mi permettesse di guidare l’Alfa Romeo 8C2600 Monza.

Feci una grande entrata sulla linea di partenza, con le mie stampelle e lo strano gesso, tutti pensavano che fossi pazzo… e confesso che lo fui! Phil e io ci allineammo dietro la linea di partenza. Steve Earl, l’organizzatore, spesso lo faceva per rendere le gare più eccitanti, creando più spettacolo e sorpassi. Ero certo che Phil e io avremmo corso una buona gara. Alla partenza scattai rapido e sorpassai metà delle altre auto, ancora prima di raggiungere la prima curva; prima di arrivare alla “Cork Screw” ero saldamente in prima posizione. Phil rimase dietro di me per tutta la gara.

Presto mi resi conto che i miei giri erano almeno due secondi più veloci di quelli di Phil. Avevo fatto un buon lavoro sulla mia auto, quindi rallentai perché mi raggiungesse e per mantenere la gara interessante.
Quando vidi la bandiera a scacchi mi sentii veramente euforico. Phil fu il primo a congratularsi con me, era sempre un perfetto e appassionato sportivo, oltre ad essere un buon amico.

 

Nel corso della stessa giornata fui invitato a partecipare con la mia auto al famoso Concours d’Elegance di Pebble Beach previsto per il giorno seguente. Si trattava di una consuetudine, venivano selezionate alcune delle automobili più interessanti nelle gare, per metterle in mostra. Dovetti rimontare il paraurti perché l’automobile apparisse al massimo del suo splendore – le Alfa Monza competevano sia come auto da GP che come auto sportive.
Quando arrivò il momento della consegna dei premi, gli organizzatori annunciarono il mio nome al megafono, invitandomi a portare l’Alfa Romeo 8C2600 Monza sulla rampa di premiazione.

Vinsi la prestigiosa coppa di Pebble Beach per l’automobile più elegante e per la più bella auto da corsa della manifestazione. Che weekend ragazzi! Tutto fu davvero perfetto. Mi sentii come se avessi ricevuto la pagella scolastica con tutti 10 e lode!