Due fantastiche Maserati a Nürburgring

Maserati Birdcage

Una giornata da dimenticare

Alla conclusione della Mille Miglia, descritta in un mio racconto, fui felice dell’invito di Peter Kaus: guidare le due fantastiche Maserati, la 450S e la Camoradi Le Mans Birdcage, in occasione del Festival storico a Nürburgring. Si trattava di un evento molto importante, dove di solito partecipavano seicento automobili di varie tipologie. I tedeschi sono avidi collezionisti e, in queste occasioni, si possono ammirare delle fantastiche automobili.

In quel periodo vivevo in Italia, a Imbersago, provincia di Lecco, in una casa in affitto di proprietà di un caro amico e appassionato d’auto, il Conte Luigi Castelbarco. Decisi di recarmi al Ring sulla mia Alfa Romeo 8C long chassis. In programma c’era sempre una gara per le automobili sportive antecedenti alla Guerra, così decisi di parteciparvi. Il viaggio richiese una giornata intera e la sera stessa arrivai alla guest house dove soggiornavo di solito. L’indomani fu molto intenso, furono ispezionate ben 600 automobili.

Il giorno successivo era destinato alle qualifiche, mentre le corse si sarebbero disputate il sabato e la domenica, per arrivare alla gara finale, con la sfida fra le 25 auto più veloci di tutto il weekend. Mi misi alla ricerca di Peter e delle due auto che avrei dovuto guidare. Lo trovai nei vecchi box, il luogo più suggestivo di tutto il circuito. Le automobili erano fantastiche ed assediate da appassionati che volevano vederle da vicino. Questa era la prima volta che comparivano in pubblico da quando le avevo restaurate, un lavoro molto soddisfacente che vi ho raccontato in precedenza.

 

 

Le prove andarono bene, senza sorprese e riuscii a qualificare entrambe le Maserati in pole position, per le loro rispettive gare. Fu un inizio perfetto e Peter ne fu molto contento.
La giornata di sabato fu stupenda e soleggiata. A volte, il tempo qui può essere terribile, con una foschia spessa e temperature molto fredde, anche ad agosto.

Venne annunciata la pre-griglia per la corsa della Maserati 450S, c’era un giro di ricognizione e poi la partenza da fermo. Queste sono molto interessanti e danno la possibilità di guadagnare posizioni se si fa una partenza ottimale. Negli Stati Uniti non vengono adottate per questioni di sicurezza, ma fortunatamente questa prassi non ha ancora preso piede in Europa.

Fu difficile partire con la Maserati 450S perché le ruote pattinarono, vi ricorderete che il motore di quest’auto è un motore navale da 6,4 litri. Dovetti alzare il piede dall’acceleratore e finalmente le ruote trovarono la trazione e l’auto partì. Ci vollero solo alcune curve prima di conquistare il comando della gara, che vinsi poi senza difficoltà.

Un’ora dopo fu il turno della Maserati Birdcage e riuscii a conquistare un’altra vittoria per Peter Kaus, che mi accolse con un sorriso smagliante. Erano presenti anche tutti gli amici di Peter, per lui si trattava un evento molto importante ed io fui felice di aver riscosso un grande successo per entrambi.

 

 

Le condizioni meteorologiche della domenica furono identiche a quelle del sabato, era una giornata calda e soleggiata. La griglia di partenza fu decisa in base all’ordine di conclusione delle gare del sabato e, ancora una volta, avevo due pole position, se solo avessi potuto convertirle in vittorie…

 

 

La gara per la Maserati 450S fu una replica della giornata precedente e mi trovai al comando con il minimo sforzo. Mi stavo dirigendo verso la vittoria quando notai del vapore che usciva dal motore. Controllai il termometro e mi accorsi che la temperatura stava salendo repentinamente, nonostante le prestazioni dell’auto fossero le medesime. Dovevo assolutamente fermarmi. Notai dell’acqua che usciva dalle marmitte laterali e questo significava che la gara per me, era finita! Si era rotta una valvola che aveva danneggiato la guaina di un cilindro, per cui l’acqua aveva raggiunto il motore.

Tutte le mie speranze si trasferirono sulla gara con la Maserati Birdcage e le 25 auto più veloci, ma venti minuti prima della corsa ci fu un piccolo scroscio di pioggia. La giornata era stata molto calda, l’olio sull’asfalto era salito in superficie, rendendo la linea di partenza molto scivolosa. Mi allineai in pole position ancora una volta e attesi che fosse sventolata la bandiera della partenza.

 

 

Mollai la frizione, accelerai e la Maserati Birdcage scattò dalla linea di partenza ma, tutto ad un tratto, il retro dell’auto perse trazione e l’intera automobile iniziò a ruotare su sé stessa. Cercai di correggerla, ma era troppo tardi: l’auto si girò nella traiettoria sbagliata e finì nel guardrail della partenza. Che imbarazzo!

Il bellissimo posteriore allungato ora era più corto di sessanta centimetri! Inoltre, accadde tutto sotto gli occhi increduli di Peter Kaus e sua moglie Hannah, che mi guardavano dall’altro lato del guardrail.
Riportai l’auto nel Regno Unito, riparai la carrozzeria e feci del mio meglio per dimenticare questa giornata nera nella mia carriera di pilota.