Concorso d’Eleganza Villa D’Este

Lancia Stratos 1970 Coupè Bertone

Un sabato Italiano

Quello che si è svolto sulle rive del lago di Como è stato un suggestivo lungometraggio epocale di bellezze su quattro ruote. Erano cinquantuno le automobili in gara allo storico Concorso d’Eleganza di Villa D’Este. L’incantevole hotel di lusso, di fama internazionale, si è trasformato in un set cinematografico in linea con il tema 2018 del Concorso: “Hollywood on the Lake”. Abbiamo assistito a una sfilata di automobili “senza tempo” i cui anni di produzione vanno dal 1909 al 1985.

Il sole ci scaldava i visi e ci faceva socchiudere gli occhi, ma non potevamo abbassare lo sguardo perché i Titani aprono la passerella. “Polvere, Fango e Rischio”, ecco la categoria dedicata alle primordiali auto da corsa dal 1909 al 1936. A seguire tutte le altre sei categorie.

La proiezione di una pellicola che va dal bianco e nero al colore, fino al presente con un rosso metallizzato appositamente studiato per un’inedita carrozzeria della Ferrari One-Off SP38, vincitrice del premio Design del Concorso. La base una Ferrari 488 GTB, da cui eredita il motore V8 3.9 Biturbo da 670Cv, con la carrozzeria reinterpretata alle esigenze corsaiole della cliente. Un capolavoro tecnico e stilistico che, a nostro avviso, sarà conosciuta in futuro semplicemente come “Deborah”.

Il vincitore del premio “Best of Show” la Ferrari 335 Sport, Spider carrozzata Scaglietti del 1958, con motore V12 da 430CV. Realizzata in soli quattro esemplari, partecipante Andreas Mohringer.

Il Trofeo ASI e Coppa d’Oro sono stati aggiudicati alla Alfa Romeo 33/2 Stradale del 1968, concorrente Albert Spieß. Il numero esatto di esemplari prodotti non è certo, così si legge. Con grande probabilità furono prodotti 18 telai, di cui cinque allestiti da carrozzieri famosi con stili identificativi, come la Carabo di Bertone. Curioso che, alla fine di quegli anni sessanta, l’Alfa Romeo 33/2 Stradale, con V8 2.0, avesse un costo superiore della Ferrari 275 GTB/4.

Le sorprese sembrano non finire. La “pista” viene preparata, le grid-girls ci consegnano il kit per riparare occhi e orecchie, questa volta veniamo trasportati nell’affascinante mondo dei Gran Premi. Ironia sul nome della categoria, “quando il sesso era sicuro e le corse pericolose: Formula 1!”.

L’arte del restauro ha avuto la sua giornata d’onore. Solo una ricerca meticolosa, la conoscenza di esperti artigiani, mani sapienti, e il loro lavoro “maniacale” consente a queste opere d’arte di continuare a stupirci.

Il restauro ferma il tempo. I proprietari devono pazientare per rivedere le loro dilette compagne. Una lunga attesa che rispetta l’orologio della manualità, tranquilla ma operosa… che si identifica con la serenità del luogo, Cernobbio sulle rive del lago di Como, l’eleganza del parco e della Villa rinascimentale, coreografia perfetta che dal 1929 ospita il Concorso d’Eleganza (di Villa d’Este).

Si abbassa il sipario per ”l’Hollywood on the Lake”, ma non si spengono i motori…