Il Cowboy iniziò a correre nel 1962 con un’Alfa Romeo, l’anno dopo si dedicò alle corse in salita con una Abarth 1000. Dello Scorpione divenne pilota e collaudatore dal 1968 al 1970. Vinse il Campionato Italiano della Montagna nel ’68 e l’europeo della montagna nella categoria Sport nel ‘69. La Ferrari lo ingaggiò e debuttò in F1 al GP d’Inghilterra, al volante della 312B 2, arrivò sesto, ottimo risultato per il debuttante comasco. Nel 1973 Merzario divenne la seconda guida in coppia con Ickx. Tra un nono posto in Argentina e un quarto in Brasile, la Ferrari cambiò organizzazione e Arturo disse quello che pensava ai nuovi tecnici della Fiat. Alla fine della stagione il divorzio, Merzario ha sempre precisato “I miei rapporti con Ferrari sono sempre stati ottimi…”.
Pochi piazzamenti con la ISO-Marlboro, ma grandi soddisfazioni con le vetture Sport. Fu tra i primi a soccorrere Niki Lauda al Nürburgring nel 1976. Un gesto coraggioso, che dimostra la sua tempra di uomo senza paura. Alla guida dell’Alfa Romeo conquistò, con Brambilla, il mondiale marche. Nel 1978 Merzario partì per la sua avventura, difficile e piena di rischi. “…quando avrò perso il piacere di correre e quindi smetterò, anch’io darò la mia vettura da portare a un giovane pilota. E forse lui vincerà il titolo di campione del mondo ed io la coppa costruttori di F1. Certo, sembra un sogno…”. Un interessante e lunghissimo palmarès, dal 1963 al 2012… tanto di cappello Arturo!