La Maserati sull’onda

Timossi #3 (1959), Motore Maserati 450S 5700 cc - Carlo Casalini

La motonautica come sport nasce agli albori del secolo, fra il 1904 e il 1905. Le prime notevoli affermazioni italiane, sono ottenute da Gallinari con uno scafo di sua costruzione mosso da un motore FIAT. La ricerca di motori sempre più potenti non lasciava indifferente i fratelli Maserati, che speravano di poter offrire, con i loro propulsori in alluminio, adatti per leggerezza e potenza, un notevole contributo alla motonautica.
Il nome Maserati è legato a questo sport fin dal 1930, in quanto i suoi motori hanno sempre portato la motonautica italiana a livelli altissimi con la conquista di numerosi primati e campionati mondiali.
Nel 1932 il conte Theo Rossi di Montelera porta al successo lo scafo, appunto il Montelera XII, mosso dal motore Maserati 4C di 1500cc. Nel 1933 sullo stesso scafo il conte Rossi montò un motore 8 cilindri, il Maserati 8CM da 3000cc dove a Riva del Garda conquista un altro primato. Le ambizioni dell’eclettico sportivo lo inducono a montare sullo scafo Montelera XV, costruito dai Cantieri Baglietto, due motori Maserati V5; un 16 cilindri di 5000cc, il numero 5003 con rotazione destrosa e il numero 5002 con rotazione sinistrosa. Questo consentiva di collegare i due motori direttamente fra loro all’estremità posteriore con due ingranaggi di cui uno montato direttamente sull’albero dell’elica. Questo scafo rientrava nella categoria Racer 12 litri dominata da tempo dai motori Isotta Fraschini, il suo debutto non fu dei più felici in quanto il conte Rossi con lo scafo non ancora messo a punto, nel giugno del 1933 a Gardone, fu protagonista di un pauroso cappottamento. Pochi giorni dopo, sempre a Gardone, superò la velocità di 114 km/h, la massima rilevata in quella manifestazione.
La cilindrata troppo inferiore rispetto al limite della categoria 12 litri ed il peso elevato di due motori, indussero il conte Rossi ad un ripensamento del suo progetto. Nel corso dello stesso anno fece costruire dai cantieri Baglietto lo scafo Ravanello, per rientrare nella categoria Racer 6 litri, equipaggiandolo con un solo motore Maserati V5 il numero 5002. Sul Lago di Bracciano il conte Rossi riuscì a battere il record mondiale di 113,5 km/h superando di 7 km/h il precedente record del Principe Ruspoli, con lo scafo Celli e motore Bugatti. Nel 1934 a Sabaudia il Ravanello superava ogni aspettativa portando il primato di velocità a 122,2 km/h.

Sollecitati da motori sempre più potenti anche gli scafi subirono una notevole evoluzione fino alla soluzione degli scafi a tre punte. I cantieri di Guido Abate con lo scafo Laura e il cantiere Timossi con lo scafo Maria Luisa IV permettevano di rientrare in categorie più piccole Racer da 350 o 500 kg e sviluppare velocità più elevate rispetto alle categorie superiori anteguerra. Il 13 novembre 1954 a Sarnico, Liborio Guidotti con lo scafo Timossi Maria Luisa IV spinto dal motore Maserati 150/S-4 cilindri raggiunse la velocità di 160 km/h.

Il signor Guidotti, vero sportivo e sempre alla ricerca di nuove emozioni, coinvolse l’intera famiglia nella sua sfrenata passione per lo sport nautico. Assieme a lui i figli Flavio e Giorgio ottennero importanti successi mondiali.

Dal 1958-59 la motonautica italiana, inquadrata in un clima particolarmente vitale, assicurava non soltanto continuità, ma anche progresso, pubblicità e consistenza a tale attività. Altri sportivi gentleman entrarono a far parte della famiglia Maserati. Come Livio Spagnoli il primo campione del mondo con il motore Maserati V8 da 5600cc categoria Racer 800Kg. Altri ancora, come Marchisio, Siviero, Dell’Orto. Nel 1961 all’idroscalo di Milano, Orazio Scarpa ottenne, sempre con il motore Maserati 8V da 6400cc, il record del mondo di velocità classe KE-1200kg, con scafo Abate, raggiungendo i 235,80 km/h.

Per ben undici anni consecutivi il motore Maserati 8V-90* (prima da 4500 cc – con 420CV a 8000 g/i, doppia accensione con un magnete e uno spinterogeno, 4 carburatori Weber 45/48 IDM, due alberi a cammes per testata – poi con il 5600cc da 530CV a 7500 g/i, infine con il 6400cc da 780cv a 7500 g/i) ha portato alla conquista di diversi campionati mondiali e a molte altre vittorie e primati nelle diverse classi entrobordo corsa.
Vorrei ricordare infine i tecnici motoristi della Maserati che seguirono questo settore, il cui lavoro molte volte fu determinante per il conseguimento dei risultati: Guerino e Gino Bertocchi, Fausto Bietolini, Ciccio Montanari, Mimmo Selmi, Umberto Stradi.

 

Autore: Ermanno Cozza

Fotografie per gentile concessione di ThreePointHydroplanes – Italia

 

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