Grand Prix storico di Monaco

Grand Prix Historique de Monaco-2018

Il richiamo del rombo dei motori mi ha condotto a Monaco per il Grand Prix Historique 2018. I sensi si sono attivati, non solo quello dell’udito, anche i profumi mi hanno immerso nell’atmosfera. Il sentore del mare era piacevolmente contaminato dall’odore della benzina e dei copertoni bruciati. Un evento che esiste dal 1977 e come un interruttore ogni due anni accende la memoria, la nostalgia. Le strade di Monte Carlo si trasformano in una pista, veramente eccezionale!

E’ un circuito storico e non ci sono molte altre possibilità, per queste auto e i lori piloti, di confrontarsi con un tracciato quasi immutato nel tempo. Si svolge sullo stesso circuito del GP di F1, ma con il carisma delle macchine d’epoca. Le macchine in gara sono di epoche diverse e appartengono a categorie differenti. Eccole a schermo, pronte per la griglia di partenza.

Un’occasione fuori dall’ordinario per poter toccare con mano autovetture “semplici”, che non si vedono spesso, senza supporti aerodinamici, che esaltano le performance dei motori e dei piloti. Mi riferisco, ad esempio, alla Maserati 250F, una 2,5 litri che può raggiungere i 280 km/h. Con i freni a tamburo… il pilota deve pensare un anno in anticipo alla manovra da affrontare.

Nel tracciato di Monaco, effettivamente, che fa la differenza è la coppia del motore, perché le numerose curve e tornanti obbligano a rallentare e all’uscita dei (brevi) rettilinei la macchina deve scattare. Ricordo la Lotus 18, guidata da Stirling Moss che nel 1961 vinse il GP di Monaco nonostante la piccola cilindrata. L’auto inglese aveva i freni a disco e solo quattro cilindri, ma una gran bella coppia!

La realtà dipende dall’immaginazione e oggi schiaccio il pulsante rewind e, anche se non ero ancora nato, il nastro si riavvolge e sto urlando “forza Behra!”.

Il sole e la pioggia. Il profumo degli interni d’epoca, dell’asfalto bagnato, della benzina e dei copertoni bruciati, sono impressi nella memoria e mi faranno compagnia per i prossimi due anni.

Autore e fotografie: Sebastien Viale

Le classifiche dei risultati sono disponibili qui.