L’uomo che è entrato nella leggenda ancora da vivo, oggi avrebbe spento 122 candeline.
Dopo trentadue anni dalla morte, Enzo Ferrari, è più presente che mai. Enigmatico per scelta, meno si sapeva, più cresceva il mistero intorno alla sua figura. Un uomo complesso, dalla vita tormentata sia a livello familiare che aziendale.
Il Drake non si considerava un bravo pilota perché non riusciva a maltrattare le auto come facevano i piloti di allora, Ascari, Campari o Nuvolari, per citarne alcuni. Le automobili erano le sue creature al pari dei familiari, la Ferrari era la sua casa, i suoi collaboratori erano parte integrante della sua famiglia.
La nota citazione “la migliore Ferrari che sia mai stata costruita è la prossima”, la dice lunga sulla determinazione nel raggiungere il suo principale obiettivo: la vittoria.
Moltissimo è stato scritto su di lui, per questo oggi chiediamo a voi cosa ne pensate del genio fondatore del Cavallino rampante, uno dei loghi più famosi al mondo.
Alcuni interrogativi sono nati leggendo l’imponente opera di Luca Del Monte “Ferrari Rex, biografia di un grande del Novecento”. Otto anni di ricerche e millecento pagine in cui l’autore racconta l’uomo, non il mito.
Ferrari era in lotta con il mondo e amante della polemica, la considerava uno stimolo per andare avanti e trovare nuove soluzioni.
Un genio all’avanguardia, totalmente proiettato verso il futuro?
Il pioniere dell’automobile si descriveva come un agitatore, “mai mi sono considerato un progettista, un inventore, bensì soltanto un agitatore di uomini e di talenti”.
Attuale il parallelismo che Luca Del Monte suggerisce tra il mito modenese e l’imprenditore californiano Steve Jobs. Due grandi personalità, straordinariamente tenaci, con capacità visionarie e motivazionali. Entrambi hanno creato aziende che sono diventate icone a livello mondiale.
E ancora in molti si chiedono che cosa ha fatto diventare Enzo Ferrari una leggenda?
La data esatta della nascita di Enzo Ferrari è tutt’oggi oggetto di controversie. I documenti ufficiali riportano il 20 febbraio 1898, ma egli stesso ha sempre affermato di essere nato il 18 febbraio. Noi abbiamo scelto il giorno in cui “la madre gli mandava puntualmente in ufficio un telegramma di auguri firmato ‘la tua cara mamma'”- Ferrari Rex, da leggere per chi non lo avesse ancora fatto.